UNA FIERA NUOVA PER RILANCIARE
Interpreta le esigenze del Mezzogiorno agricolo la decisione della Fiera del Levante di elevare Agrilevante a dignità di una grande fiera agricola specializzata e di cominciare a realizzarla (biennale, dal 9 al 12 aprile del 2007) con strutture e funzioni tali da poter estendere il suo ruolo di promozione dello sviluppo anche a favore dei Paesi dell’area mediterranea e di quella balcanica.
A darne certezza, in occasione del convegno sul tema, è stato il presidente della Fiera Luigi Lobuono, il quale ha raccolto l’impegno istituzionale del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del suo assessore alle politiche agricole Enzo Russo, nonché del rettore dell’università di Bari Giovanni Girone. Al favore politico per la realizzazione della “Fiera agricola nuova a vocazione mediterranea”, si è aggiunta la dichiarazione di “fattibilità” che è giunta dal convegno.
Dodici relatori, dopo aver ascoltato la relazione introduttiva del prof. Paolo Amirante, direttore del dipartimento "Progesa" dell’Università di Bari, hanno contribuito a illustrare i contenuti dell’intesa da tutte le angolazioni scientifiche e tecniche. L’hanno sottoposta anche a verifica, alla luce delle esperienze fatte nelle filiere della viticoltura e della olivicoltura.
I risultati sono stati positivi e le proposte sono state qualificanti e costruttive. Ma, soprattutto, adatte alla costruzione di una "fiera nuova", che dovrà agire - come voluto dal presidente Luigi Lobuono e, con lui, dall’intero consiglio di amministrazione - da polo attivo di promozione economica al servizio delle regioni centro-meridionali italiane e dei Paesi dell’area mediterranea e di quella balcanica.
Il convegno ha fatto sua la proposta con la quale il prof. Amirante ha ribadito che Agrilevante deve diventare una "fiera di filiere" e di innovazioni e dovrà operare nel convincimento secondo il quale "la strada del successo passa per il Mediterraneo".
Di analogo parere il prof. Paolo de Castro (già ministro dell’agricoltura) e Cosimo Lacirignola, direttore generale dell’Istituto Agronomico Mediterraneo. A loro avviso, Agrilevante potrà svolgere il suo ruolo per affrontare le problematiche che insorgono nelle differenti situazioni di crisi, guardando alle esigenze di sviluppo delle popolazioni rurali e agricole e in sintonia con le strategie prioritarie (apertura ai mercati, qualità delle produzioni, compatibilità ambientale, interventi plurifunzionali ecc.) regolamentate dalla politica agricola comunitaria.
Certo, la leva dell’innovazione va privilegiata, a sentire Gualtiero Baraldi dell’Università di Bologna. Occorre cioè che la ricerca, che è finanziata dalle sole industrie, riceva anche un sostegno pubblico adeguato. Peraltro Massimo Goldoni, quale presidente dell’Unacoma (Unione Costruttori Macchine Agricole), ha dichiarato che le produzioni tipiche e pregiate del Mezzogiorno rappresentano la nuova sfida che è stata già fatta propria dalle industrie agrimeccaniche italiane. Queste, dopo aver assicurato macchine a elevato contenuto tecnologico a tutti i segmenti delle filiere viticole e vinicole, olivicole e olearie, agrumarie, stanno realizzando nuove tipologie di macchine. Vogliono dare risposte concrete alle imprese agricole delle "tante agricolture" del Mezzogiorno e dell’area mediterranea. Esse hanno così imboccato la svolta operativa che porta alla cosiddetta "agricoltura personalizzata". Ma, oltre che meccanica, l’innovazione è anche agronomica.
Il prof. Vittorio Marzi dell’Università di Bari ha dimostrato come la ricerca ufficiale indichi interessanti specie agrarie "non alimentari" quali alternative alle colture tradizionali. La fiera nuova, promuovendone il trasferimento nelle aziende agricole, potrà contribuire a indicare un sentiero praticabile per una soluzione conveniente alle crisi di mercato delle produzioni tradizionali. Il convegno, anche se non ha esaurito il discorso sulla fiera nuova, ha contribuito a tracciarne i caratteri essenziali perché Bari - ancora una volta grazie alla sua fiera - sia il cuore pulsante di una grande rete di relazioni e di affari a scopi di sviluppo e di pace nel Mediterraneo e nel cosiddetto corridoio balcanico.
SERVIZIO RELAZIONI ESTERNE N.98
Bari, 12 settembre 2005
comunicato stampa fieradellevante