Con questo provvedimento, approvato dal Ministero dell’Istruzione e dall’Agenzia Spaziale Italiana la ricerca in campo aero-spaziale potrà usufruire di un Piano di quasi 2 miliardi e mezzo di euro, che andranno alla ricerca collegata alla sicurezza, all’ambiente e alle telecomunicazioni.
Anche i settori collegati beneficieranno di questi stanziamenti, in particolar modo, settori quali la navigazione satellitare, le biotecnologie e la genomica.
Osservazione della Terra, Osservazione dell’Universo e Trasporto spaziale sono i tre settori nei quali è suddiviso il piano con quote di circa il 30% per il primo, il 20 per il secondo e il 18 per il terzo settore.
"Il Piano Spaziale Nazionale - dice Vetrella, Presidente dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) - si muove lungo tre le linee guida startegiche della ricerca italiana: migliorare la qualità della vita, accrescere la competitivita’ delle imprese e promuovere lo sviluppo sostenibile a livello globale".